Nuove varietà

Un processo lungo e costoso

La creazione varietale per le specie fruttifere è un processo lungo , fatto di molti anni di studio del comportamento delle varietà, per ottenere i primi frutti. Mediamente sono necessari 20 anni per creare una nuova varietà, anche se, il miglioramento delle conoscenze di genetica applicata, tende a ridurre la durata di questo processo.

Stadi della selezione

La selezione comincia dalla scelta dei genitori dell’incrocio iniziale. Si tratta di varietà esistenti ( varietà commerciali, varietà antiche o specie simili) che presentano dei caratteri interessanti (per esempio : resistenza a bioaggressori, qualità organolettica, resistenza a fattori abiotici, etc…).

Questi genitori vengono incrociati tra di loro,  mediante una impollinazione controllata. I frutti che si originano, da questi incroci, vengono raccolti e i grani ( semi o noccioli) sono seminati. Le plantule, che si originano, sono successivamente allevate per venire poi piantate in un frutteto e osservate per diversi anni.

Dopo questo stadio, gli ibridi più promettenti, vengono moltiplicati per essere valutati in territori con diverse condizioni pedoclimatiche.

Per garantire l’efficacia della selezione, molti alberi, di ogni ibrido, vengono innestati e osservati in diversi siti di valutazione per un periodo compreso tra i 5 e i 10 anni, a seconda della specie.

Dalla granella selezionata (semi o noccioli) alla varietà commerciale

Dopo diversi anni di osservazione, il selezionatore può decidere di proteggere la sua nuova varietà mediante un Certificato di Costituzione Vegetale (COV) ottenuto, dopo la conferma dell’esame DHS, il quale garantisce che la nuova varietà è Distinguibile, Omogenea e Stabile. Questa procedura, per le specie fruttifere, ha una durata da 4 a 6 anni.

La protezione concessa dal COV si inserisce nel quadro legale e giuridico della Proprietà Intellettuale e garantisce, al titolare, la difesa dei propri diritti, per un periodo compreso tra i 25 e i 30 anni, a seconda della specie. Terminato questo periodo, la varietà diventa « pubblica ».

A differenza del brevetto, la protezione varietale (mediante COV) permette l’utilizzazione, delle varietà protette, nei nuovi programmi di selezione, senza l’autorizzazione dei titolari. Ciò favorisce il progresso genetico, permettendo il libero accesso alla diversità delle risorse genetiche, per la creazione di nuove varietà.

Vedere anche